π£ππ£π£ππππππ πππ π¦π π£ππ₯ππ’π‘π’ π πππ¨π¦π ππ πππππ¦π§π₯ππ ππ‘π§π ππ‘πππππ¨ππ§π. ππ©ππ₯π π¨π‘ πππ¨πππππ’ π‘π’π‘ π¦π’ππ’ π' πππππ§π§ππ π’, π' ππ’π©ππ₯π’π¦π’ . (di Paola Rossi)
Sono sempre troppe le situazioni in cui gli utenti sono convinti che Facebook sia un FarWest dove vigono regole e standard morali a parte, dove Γ¨ legittimo fare e affermare qualsiasi cosa, senza conseguenze. Se da una parte c’Γ¨ chi usa facebook come un banco di tribunale, poi c’Γ¨ chi Γ¨ convinto che niente possa essere messo in discussione, perchΓ© Γ¨ vietato infrangere la libertΓ dell’altro, la sua morale soggettiva e ritagliata sull’occasione.
Come quando si perdono i pappagalli per colpa del volo libero.
Secondo la morale di facebook non dovresti giudicare perchΓ© non puoi sapere nulla delle circostanze, non conosci i drammi e il dolore del proprietario, la sua frustrazione, le sue lacrime, le notti insonni.
PerΓ², cari signori e signore che insegnate il volo libero, il vostro piacere, il vostro orgoglio, le vostre vanitΓ , le foto, i video, la favola che il volo libero sia libertΓ , salute e benessere, che se vai in vacanza il pappagallo deve essere abituato alla pettorina, al laccetto, ai loculi che chiamate trasportini, sono cose che vi siete inventati a tavolino, che vi servono da biglietto da visita per i corsi che vendete, magari fatti su whattsap.
Dogmi commerciali che vorreste non fossero messi in discussione.
Qui non si tratta di giudicare altri esseri umani e i loro sentimenti per una perdita, si tratta di dire a chiare lettere quello che viene fatto con le vite degli animali.
Non c’Γ¨ niente di piΓΉ vigliacco che far volare i pappagalli e giustificare le perdite con le storie piΓΉ assurde, come che restare sui rami e non scendere sia normale, che allontanarsi dalla traiettoria di volo sia normale, che lasciare il pappagallo in balia di se stesso sia normale, che non ritornare al richiamo sia normale, che mettere in addestramento un’ara di pochi mesi sia normale, che mettere in volo pappagalli di piccola taglia sia normale. E portate l'asticella sempre piΓΉ in basso.
In questo settore ognuno si inventa il suo metodo, la sua filosofia, la sua visione.
C’Γ¨ l’addestratore che affama, punisce, quello che usa il laccetto, quello che “volare Γ¨ peace&love”, poi c’Γ¨ quello che il “pappagallo Γ¨ nato per volare”, quello che “Γ¨ meglio un giorno da leone”, ma nessuno che dice ai clienti che il volo libero Γ¨ una disciplina rigorosa, lunga, un sistema strutturato con passaggi di apprendimento obbligati, prima per il proprietario e poi per l’animale.
RealtΓ che costano al trainer studio, competenza, esperienza, tirocinio, di cui ignorate persino l’esistenza.
Lo sapete o no che non tutti i pappagalli sono nati per volare, che non tutti sono portati per le attivitΓ all’aperto e che ci sono animali che per una miriade di motivi, da adulti, non voleranno mai?
E mentre gli animali si perdono, molti sono morti e molti altri sostituiti per fare i selfie, voi raccontate che non occorre insegnargli niente perchΓ© sanno quello che fanno. La realtΓ Γ¨ che vi alzate un giorno e vi dite, "FarΓ² l'addestratore, " Whatever it takes”.
Io non mi sogno di giudicare chi siete, ma non ci sono molte giustificazioni sulle azioni scellerate che continuate a compiere con i pappagalli.
Quello che so con certezza Γ¨ che continuerete a fare le madonnine addolorate e gli indignati e che a pagare saranno sempre e solo i pappagalli.
