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giovedì 27 agosto 2020

L'AUTO-DEPLUMAZIONE - di Paola Rossi (Riproduzione vietata)

L’auto- deplumazione nei pappagalli è una condizione complessa dovuta a una varietà di fattori genetici, ambientali, alimentari, comportamentali e neurobiologici. E' stata anche osservata una relazione tra auto-deplumazione e corticosterone, considerato un indicatore dei livelli di stress negli uccelli (Shepherdson et al., 2004; Owen e Lane, 2006).

Studi scientifici confermano che si tratta di un problema prevalentemente collegato alla vita in cattività, raro e/o praticamente assente nei pappagalli selvatici (Wedel,1999), al fatto che i pappagalli non hanno la possibilità di interagire con un organismo specie specifico, alla mancanza di interazioni sociali e di controllo, alla privazione di attività locomotorie e/o di foraging (C.L Meehan – J.E Millam Ph.D – JA Mench Ph.D).

Possono soffrirne anche quei pappagalli che abbiano vissuto stress di varia natura durante le prime settimane di vita o abbiano subìto uno svezzamento forzato, passando brutalmente dalla formula a semi o a cibi troppo duri.
E’ stato osservato che questo disturbo insorge con più frequenza all’affacciarsi della maturità sessuale.

Il FDB in cattività colpisce diverse specie di psittacidi, ma alcune risultano più sensibili di altre quali i Cenerini (Psittacus erithacus) e i Cacatua (specie Cacatua). I Pappagalli Amazzone (specie Amazona), le Calopsitte (Nymphicus hollandicus) e le Cocorite (Melopsittcus ondulatus) sembrano esserne interessati con meno frequenza (van Zeeland et al, 2009).

Il FDB include lo strapparsi le penne, masticarle, sfilacciarle e / o morderle provocandone la perdita o il danneggiamento (Van Zeeland et al., 2009; Van Zeeland et al., 2013)
Le penne di contorno sono solitamente gli obiettivi principali del FDB, ma possono essere coinvolte anche quelle della coda, delle remiganti o di altre zone facilmente accessibili, come il collo, il torace, il fianco, l’interno coscia.
Quando un pappagallo inizia a mangiucchiarsi o a strapparsi le penne è consigliabile intervenire subito, sia dal punto di vista medico che da quello gestionale/comportamentale.

Essendo, infatti, le cause del Feather Destructive Behavior di natura medica, di natura non medica o combinata, è necessaria sia una visita veterinaria che individui eventuali cause fisiche ma, successivamente, anche l’intervento di un educatore che potrà investigare e analizzare tutti i fattori ambientali e gestionali che riguardano quell’individuo all’interno del suo ambiente, oltre ovviamente gli aspetti relazionali/ comportamentali.

Avviene ancora molto spesso, infatti, che i proprietari non siano ancora abbastanza informati che, interferire con i comportamenti tipici della specie, piegare rigidamente questi animali allo stile di vita in cattività, fare di tutto perché si conformino compostamente alle nostre abitudini, instaurare un tipo di relazione sullo stampo di quello che si avrebbe con cani e gatti, è distruttivo per la loro salute.

Il ruolo dell'educatore è quello di spiegare al proprietario che tentare di interrompere bruscamente i comportamenti, i richiami, sgridarlo, privare il pappagallo della capacità di muoversi, fargli rinunciare ai posti elevati scelti per esercitare controllo, privarli dell'interattività sociale, di una relazione equilibrata basata su una corretta comunicazione, farli smettere di masticare legno e di distruggere altri materiali in casa, porta a risultati disastrosi a lungo termine compresa la possibilità dell’insorgere dell’auto-deplumazione. Ovviamente il proprietario dovrà sarà messo in condizioni di poter imparare nuovi strumenti per interagire correttamente con il pappagallo.

Uno dei modi migliori è usare le tecniche basate sul rinforzo positivo con il quale si insegnano nuovi comportamenti utili alla gestione e per tenerlo occupato, si apporta arricchimento, si migliora la relazione, ma, soprattutto, si offre un senso di controllo. Controllo sulla capacità di accedere alle cose che il pappagallo desidera attraverso l'uso del proprio comportamento. Come avverrebbe in Natura. L'assenza di controllo e di opportunità di fare scelte è un fattore di rischio per il FDB.

Come ultima nota, spesso sottovalutata dai proprietari, è che sebbene il FDB sia una condizione multifattoriale, frequenti contatti fisici con il pappagallo, incoraggiano un legame di coppia, interferiscono nella produzione ormonale e creano frustrazione riproduttiva.

Anche se venisse identificata una causa medica e si intervenisse con una combinazione di approcci, il successo nella risoluzione di FDB potrebbe non essere ottenuto (Rubinstein e Lightfoot, 2014) o il pappagallo potrebbe tornare a tirarsi le penne periodicamente.
Queste eventualità non devono scoraggiare i proprietari a fare tutto il necessario per assicurare i più alti standard di benessere, non solo come urgenza etica, ma anche nell'ottica di evitare peggioramenti o ricadute.

Con Arnold stiamo lavorando da poche settimane; il masticamento delle piume è cessato e quelle nuove sono in fase di ricrescita.
Il proprietario è stato guidato per assicurare al Cenerino tutto il necessario per il suo benessere psico-fisico (alimenti adatti, arricchimento ambientale e sociale, corretto approccio comportamentale/relazionale).

Arnold si aggiunge ad altri casi seguiti da noi in questi anni per il problema dell'auto-deplumazione.